Blefaroplastica: tutto quello che c’è da sapere

Borse, palpebre rilassate, occhiaie e quelle tanto detestate “zampe di gallina” possono cambiare lo sguardo, spegnere anche gli occhi più vivaci e diventare un certificato anagrafico troppo visibile.

Certamente è importante imparare ad accogliere e magari anche ad amare i propri cambiamenti, trasformando i nostri personali caratteri e i segni del tempo anche in un tratto inconfondibile della nostra personalità. Grandi attrici come Anna Magnani, Charlotte Rampling o Lauren Bacall si sono fatte vanto dei loro inestetismi per conferire a sé stesse un fascino che il pubblico ammirava però ciò non esclude la possibilità anche per una bella e seducente donna di ridare luce al proprio sguardo. Alla bellezza degli occhi fa bene l’allegria mentre la stanchezza, l’ansia e la tensione creano lineamenti contratti con precoce formazione di rughe: lo sguardo vincente si autoelimina con le sofferenze e le difficoltà che inevitabilmente segnano la vita di una donna.

Nel mondo dell’arte l’occhio è il centro, il nucleo, il tema fondamentale che alimenta qualsiasi estro. L’occhio sta nell’arte come il centro della Terra sta al pianeta: materia magmatica e iridescente che determina la struttura del tutto. Per questo è importante vestirlo di meraviglia e mantenere il suo significato. In ogni dipinto si trova una composizione la cui unità avvolge l’occhio e quindi lo sguardo e la sua importanza, che permette a chi lo osserva di evocare la forza di un’emozione che l’artista vuole trasmettere e far amare, quella più significativa. Sarà proprio lo sguardo a plasmare la pittura, perché l’occhio non è l’organo di un solo senso, ma anche e soprattutto quello del sentimento. Leonardo lo definì “finestra dell’anima” nel suo “Trattato sulla Pittura”, mentre Salvador Dalì fece dell’occhio una vera ossessione utilizzandolo per scenografie, sculture, film e scatti fotografici ironici e spiazzanti.

Gli occhi non sono solo lo specchio dell’anima, ma possono anche “frugare” negli occhi altrui. Uno sguardo penetrante può essere insostenibile. Gli occhi e le loro espressioni possono divenire tramite fondamentale di approvazione e di conferma.

La chirurgia plastica ci può aiutare a ridonare al nostro sguardo quell’espressione e quella naturale freschezza che trasmetta le nostre emozioni e il nostro carisma senza il peso dell’inestetismo portato dal tempo.

La blefaroplastica superiore è un intervento di chirurgia estetica che aiuta a cancellare i segni dell’età. Si effettua quando la cute nell’area superiore dell’occhio è in eccesso e va a coprire la rima palpebrale specialmente sul margine laterale, rattristando lo sguardo. L’intervento può essere effettuato in anestesia locale (con o senza sedazione).

Nell’intervento di blefaroplastica superiore viene valutato e disegnato l’eccesso cutaneo da asportare. Si andrà poi a rimuovere l’eccesso di pelle e le eventuali borse adipose sottostanti attraverso un’incisione nascosta nella piega naturale della palpebra prolungata nella regione del canto esterno. La cute viene poi suturata con un filo di sutura molto sottile.

La blefaroplastica inferiore detta anche mid-facial lifting invece, è un intervento che ha come obiettivo la rimozione delle borse palpebrali inferiori, donando all’intero viso un aspetto più riposato. Nell’invecchiamento del volto è soprattutto lo sguardo ad invecchiare, per tale motivo non è sufficiente compiere un semplice intervento di blefaroplastica inferiore con le tecniche tradizionali, ma è consigliato eseguire un mini-lifting (mid-facial) che permette di riposizionare i volumi sotto-palpebrali e zigomatici che si sono dislocati.

L’intervento viene eseguito in anestesia locale con sedazione. Nell’intervento di blefaroplastica inferiore l’incisione viene effettuata a circa 2 mm dalla rima della palpebra inferiore. Il tessuto adiposo in eccesso viene ridistribuito nei vari compartimenti anatomici e se necessario si asporta l’eccesso cutaneo, ridonando freschezza e naturalezza allo sguardo. La cute viene suturata con fili molto sottili. L’intervento richiede un regime ambulatoriale o di Day-Hospital: il paziente potrà quindi essere dimesso il giorno stesso dopo una degenza assolutamente rilassante. Potranno esserci eventualmente ecchimosi che potranno essere di lieve o media entità e che scompariranno fra il quinto ed il decimo giorno dall’intervento.

“Ci sono due modi per guardare il volto di una persona. Uno, è guardare gli occhi come parte del volto, l’altro, è guardare gli occhi e basta…come se fossero il volto.”
(Alessandro D’Avenia)

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