William Shakespeare diceva: “I tuoi occhi sono fonti, nelle cui silenziose acque serene si specchia il cielo. L’amore si è abbattuto sulla mia anima, come i raggi del sole fanno aprire i petali dei fiori. La ricchezza del mio cuore è infinita come il mare, così profondo il mio amore; più te ne do, più ne ho, perché entrambi sono infiniti”.
Esistono due modi per guardare il volto di una persona. Uno è osservare gli occhi come parte del volto e basta, l’altro, è guardarli e basta, come se fossero il volto.
Definizioni profonde che sottolineano la grande importanza che gli occhi hanno per noi stessi e per coloro che ci osservano, attentamente.
Il volto è ormai assodato essere lo specchio della mente, mentre gli occhi, senza parlare, confessano i segreti del cuore, della nostra vita, della nostra sopravvivenza alla stessa, dei nostri dolori e delle nostre gioie, del nostro tempo… Sono “nostri” e solo nostri gli sguardi che ci rappresentano e non possono passare in secondo piano, mai!
Un volto senza occhi sarebbe inesistente. Essi caratterizzano a pieno la vitalità che più ci appartiene. Disegnano e osservano il nostro tempo, caratterizzano il nostro umore, le nostre intenzioni e le nostre intuizioni. Ci accompagnano sul percorso della vita come fanali essenziali per donarci la luce e la direzione da prendere per il proseguo che verrà.
Per questo dobbiamo prendercene cura, senza assolutamente rendere indifferente il loro stato, la loro trascuratezza.
Essi, oltre ad essere gli organi essenziali dell’apparato visivo, sono stati nel corso dei secoli fonte di ispirazione per pittori, filosofi, poeti e scrittori.
Gli artisti gli hanno utilizzati per illustrare la correlazione che si sposa tra gli occhi e il cuore, mettendo in evidenza la capacità di trasmettere gioia, segnali di complicità, desideri, sensazioni ed emozioni, anche quando il rapporto tra i due sessi contrastanti non fosse dei più facili, complicato e tormentato.
Gli occhi sono messaggeri di odio, di disprezzo, di indifferenza, di gioia, di commozione, di propositività. Una melodia altalenante di spettacolo visivo che necessiterà assolutamente di un contorno ricco di luce e di bellezza.
Siamo quindi molto portati a preoccuparci di ciò che gli “altri” pensano di noi nel leggere la nostra anima tramite i nostri occhi, ma è anche altrettanto vero che ci si guarda con sé stessi, più di quanto possiamo immaginare. Pare che in certi casi questo valga infinitamente. L’esercizio estremo di metterci in discussione con noi stessi ci porterà ad affinare sempre di più tutte le possibilità che avremo di migliorare questa parte così preziosa del nostro corpo, motore per accendere il nostro viso e la nostra essenza più pura.
L’importanza degli occhi va assai oltre la loro funzione come organo della vista. Infatti, nel corso dei secoli, gli occhi sono diventavi famosi per essere una sorta di finestra sull’anima di ogni individuo. Ciò che non riusciamo a dire con la parola lo esterniamo con lo sguardo. Per questo stesso motivo gli occhi sono diventati quindi una delle parti più affascinanti del nostro corpo.
Ovviamente non basta avere la consapevolezza di tutti questi sani principi. Dobbiamo quindi fare in modo di ottimizzare al meglio questo sapere e procedere attivamente al rinnovamento del valore più infinito dedicato ai nostri occhi.
Partiamo dal presupposto innanzitutto che l’invecchiamento degli occhi conduce il nostro sguardo ad un sempre più progressivo decadimento cutaneo.
La palpebra cadente solitamente è un disturbo che si presenta quindi con il passare degli anni. L’invecchiamento cutaneo, a seguito della perdita di elasticità e tono dei tessuti è uno dei fattori più protagonisti per la nostra regressione.
I rimedi per l’invecchiamento degli occhi
Se parliamo di rimedi naturali, poco efficaci ma comunque placebi di miglioria, capace di ovviare alla palpebra cadente, almeno in una prima parte di questo inizio di processo di invecchiamento, potremmo pensare di utilizzare prodotti mirati come dermososmetici e integratori adatti a incrementare il sostegno naturale dei tessuti.
Ma, come già detto, queste sono soluzioni un po’ insufficienti e quindi poco risolutive, soprattutto per coloro che hanno una palpebra molto cadente e assolutamente votata ad una limitazione permanente del campo visivo.
In questi casi soprattuto e non solo in questi, la blefaroplastica è un intervento assolutamente efficace per ovviare a questo problema.
Esso non ha l’obiettivo di modificare l’aspetto del volto, bensì di riportare la sua fisionomia a come era in precedenza.
L’effetto inoltre è assolutamente “naturale” e non andrà a variare l’originalità della sua appartenenza, nell’equilibrio di proporzione e bellezza del volto.
Si sottolinea però sempre la capacità di scegliere un chirurgo plastico ricostruttivo che andrà ad effettuare l’intervento. Questa cosa è di fondamentale importanza. La scelta del chirurgo si avvarrà assolutamente di una dotta preparazione nel selezionare un professionista referenziato e capace.
Diversamente il volto potrebbe poi non più risultare nella sua completa natura di essere e di trasmettere.
Questo è un intervento di chirurgia estetica volto a risolvere gli inestetismi delle palpebre con l’obiettivo di migliorare la visione e ringiovanire lo sguardo.
Esso consiste nell’eliminazione di pelle in eccesso a livello delle palpebre superiori (differentemente dalla ptosi palpebrale che può essere associata) e pelle in eccesso o borse adipose (o entrambe) a livello delle palpebre inferiori.
Tale intervento può essere eseguito in anestesia locale o generale a seconda del piano chirurgico che il chirurgo opterà per il suo paziente, in relazione delle preferenze dello stesso o della necessità di operazioni concomitanti.
In anestesia locale può essere eseguita una semplice blefaroplastica della palpebra superiore o inferiore in cui verrà asportata solo la pelle o il grasso in eccedenza.
Esistono anche altre procedure più invasive come la blefaroplastica inferiore combinata con il riposizionamento del grasso, il lifting medio-facciale o il lifting endoscopico delle sopracciglia che possono richiedere sedazione endovenosa o anestesia generale.
La blefaroplastica superiore consiste nell’asportare la cute eccedente attraverso una sottile incisione posta a livello della piega dell’occhio in modo da risultare invisibile a occhio aperto. Questa si estenderà leggermente a lato dell’occhio, sulla cute palpebrale. Il tutto si esegue in anestesia locale o sedazione e può essere effettuata anche in ambulatorio se ben attrezzato e abilitato con le corrette referenze in merito.
Al termine dell’intervento verranno applicati dei piccoli punti di sutura che si rimuoveranno dopo circa 5 giorni.
La blefaroplastica inferiore riguarda invece le palpebre inferiori. A seconda dei casi si può procedere con un taglietto lineare appena sotto il bordo ciliare, quasi invisibile, oppure passando dietro la palpebra. L’intervento sulla palpebra inferiore è però più complesso.
La maggior parte dei chirurghi plastici ricostruttivi ha sviluppato un approccio piuttosto personalizzato alla chirurgia palpebrale, in cui verranno identificate le problematiche anatomiche specifiche. L’intervento verrà quindi individualizzato per affrontare le diverse problematiche di trattamento di ogni paziente.
L’intervento verrà ovviamente deciso e pianificato dopo un’accurata visita dal chirurgo plastico ricostruttivo e dopo eventuale visita oculistica.
La blefaroplastica è un intervento non invasivo e di breve durata in sala operatoria. Non necessita di una convalescenza lunga e dolorante ed è assolutamente gestibile nell’ambito di una vita sociale e lavorativa serena.
Eventuali lividi o gonfiori successivi all’intervento scompariranno nel giro di 7-15 giorni.
Con i dovuti accorgimenti post-operatori diverrà tutto molto più facile da ottimizzare.
La durata del risultato è ovviamente soggettiva e la stessa dipenderà da numerosi fattori. Il processo di invecchiamento non viene arrestato, pertanto la pelle tornerà a rilassarsi, ma sicuramente l’aspetto dello sguardo invecchia meglio nel tempo.
Un semplice sguardo è in grado di modificare profondamente l’umore di un essere umano…Un sorriso, una smorfia verranno sicuramente condizionati dallo sguardo appartenente ad ognuno di noi. Lo studio del viso poi è un must della comunicazione più raffinata e non verbale.
Gli stereotipi e la loro attivazione è una delle moderne frontiere di ricerca nell’ambito della psicologia sociale e cognitiva.
Tutti questi studi, apparentemente “poco utili” sono invece davvero essenziali perché ci portano a pensare a quanto sia importante, nelle relazioni sociali un “semplice” sguardo.
Meccanismi assai evolutivi questi, capaci di farci valutare e giudicare le persone. Un risultato questo capace di donare profondo riscontro sulle persone e sulle loro abilità sociali, nonché una compensazione infinita volta all’autostima di noi stessi.
Quale mezzo quindi più efficace e prezioso può essere l’occhio e il suo sguardo?
Coltiviamolo, preserviamolo e proteggiamolo. Ridoniamo luce alla nostra essenza più vera. D’altronde anche l’osservazione è arte pura dell’essere di essere.
C’è qualcosa di magico nello sguardo!
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