sensualità-donnaIl tema della bellezza, mutevole per definizione, in un tempo odierno ormai invaso e filtrato il più delle volte per mezzo di uno schermo, è sempre più fluido.

Siamo passati dal Selfie face alla definizione: Lockdown face, rappresentata ormai dal boom dell’utilizzo di piattaforme di videoconferenza nello scorso 2020 e dagli smartphone di ultima generazione.

Donne affascinanti naturalmente ormai offuscate e impaurite dalla realtà di una visione non più autentica e rappresentativa, dettata il più delle volte da un’intelligenza artificiale poco ricettiva che tende a trasformare la propria immagine reale per apparire più telegeniche.

Per questo e non solo per questo, esistono sempre più donne, anche giovanissime, che si rivolgono al chirurgo plastico perché angosciate da questo fenomeno e insoddisfatte quindi del loro aspetto in video. Si moltiplicano anche gli studi e i servizi che usano l’intelligenza artificiale per identificare gli interventi per rendere il nostro viso e il nostro corpo sempre più armonici e oggetto di seduzione. Ma la realtà è una cosa molto diversa.

Oscar Wilde diceva: “La Bellezza non può essere interrogata: regna per diritto divino”

Sulla scia di questa meravigliosa affermazione bisognerebbe cercare di estrapolarne il significato più delicato e veritiero.

La bellezza è un valore assolto e la sua percezione è sicuramente legata a gusti personali, propensioni, appartenenza culturale.

Fin da piccini ce lo siamo sentiti dire dalle nostre madri e dalle nostre nonne: “non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace”. Il valore aggiunto di una donna è dato soprattutto da quella luce che le illumina il volto e che proviene dall’interiorità. Da lì in poi la consapevolezza fa da padrona, al fine di poterne perfezionare la bellezza sotto un aspetto più consono alle donne, per armonia, equilibrio e proporzione, divenendo così sempre più sensuali e avvenenti.

Tuttavia, se è vero che la forma è anche sostanza, diviene difficile non giudicare il fascino di un volto, del suo sorriso, dei suoi occhi o la perfezione di un seno, l’eleganza di un paio di mani curate.

Per tutto questo la chirurgia estetica plastica ricostruttiva ha davvero fatto passi da gigante sull’argomento. Partiamo però sempre dal presupposto che un vero professionista non deve e non dovrà mai trascurare un aspetto basilare: quando si parla di chirurgia plastica e di medicina estetica il primo stereotipo che emerge è soprattutto legato all’immagine di una donna che desidera migliorare l’aspetto ma senza mai stravolgere ciò la loro Madre natura ha creato.

Dietro ad ogni paziente poi esiste una storia personale, a volte anche complessa da superare.

Il desiderio di essere più bella per sé stessa, per il proprio partner o per coloro che vogliono apparire anche per sedurre, riconquistare, è sempre molto impellente, soprattutto per quelle donne che si avvicinano all’invecchiamento, sentendosi così sempre meno sicure e quindi più fragili.

Sta quindi al chirurgo plastico interfacciarsi con la paziente seriamente e comprendere se dietro alle richieste della stessa ci sia il desiderio di apparire al top, per un complesso da superare, per il desiderio di essere più bella e sexy, o se si celi una patologia più complessa come, ad esempio, un disagio psicologico o psichico.

Un argomento quindi molto ricercato che richiede da parte del chirurgo una sensibilità particolare capace di eleggere i canoni della bellezza più raffinata e naturale, nel contesto di un insieme di appartenenze molto delicate da approfondire e elaborare.

L’arte della chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica deve essere un risultato poco percettibile nella sua artificialità. Al contrario deve apparire elegante, anche leggermente snob, mai volgare.

D’altronde la sensualità deve percepirsi tale per essere vincente. La bellezza è movimento, è seduzione, è intrigo, è spontaneità, è come una donna riesce a valorizzare piccole parti di se stessa pur non essendo eccezionalmente bellissima.

La bellezza e la sensualità di una donna non devono necessariamente essere un naso perfetto, un seno grande e arrogante. Per questi stessi motivi occorre prendere per mano le pazienti e accompagnarle passo passo sul loro cammino volto al miglioramento ma senza stravolgimenti immediati, al contrario suggerendogli di volta in volta e con costanza, piccole correzioni che la renderanno più sicura di sé, più estroversa, più femmina.

Non bisogna rendere “sfacciato” il cambiamento ma sfumarlo piano piano, con l’aiuto psicologico del proprio sé, d’altronde l’umiltà dovrebbe essere la qualità dei forti. Avere quindi sempre il contatto con la realtà, guardarsi allo specchio, osservarsi con attenzione nel desiderio di piacere ma mantenendo sempre la propria personalità, a volte ironica, a volte affascinante, vulcanica, decisa, gentile con tutti. Ed è così che anche il corpo prende forma anche grazie all’armonia del pensiero e delle intenzioni, divenendo sempre più bello e sensuale.

Non bisogna mai montarsi troppo la testa, ma questo vale per la paziente come per il chirurgo plastico che la accompagnerà nel suo percorso con la cura, i consigli e gli interventi ad essa più appropriati.

La chirurgia plastica richiede estrema responsabilità

Il-corpo-femminile-nella-seduzioneQuando una donna affida il suo corpo ad un chirurgo fa una scelta davvero importante. Il fine non è solo quello di creare sculture viventi armoniose e affascinanti, ma è soprattutto quello di osare con infinita competenza, dedicandosi con tutta l’anima oltre che con estrema attenzione.

Occhi da gatta, bocca a cuore, nasino alla francese, seno prosperoso alla Sofia Loren, gambe affusolate, busto da regina egizia Nefertiti e glutei di ferro non sono certo i canoni da imitare.

Il concetto di bellezza nel mondo deve, in un tempo così viziato come quello odierno, cambiare i suoi connotati.

La sensualità è l’armonia degli zigomi, la dolcezza delle labbra, la perfezione del naso o anche la sua irregolarità, dovranno trasformarsi delicatamente in equilibrio globale con il viso.  Un seno poi proporzionato e naturale dovrà essere il risultato di una ricerca assai personalizzata e non certo lo scempio di uno schiavismo dettato da una pubblicità assillante sui media, o tra le righe stupide di un chiacchiericcio invadente di amiche inette.

È l’equilibrio che regna nell’interno volto, è l’espressione rilassata, fiera e consapevole di uno sguardo rinato dopo una blefaro fatta a doc.

Allora sì che quel profilo e quel corpo divengono quasi un’icona, una luce infinita capace di illuminare lo sguardo di chi lo osserva, ipnotico, stimolante e propulsivo, per un ricordo destinato a vivere per sempre nella mente curiosa di chi lo ha ammirato anche una sola volta rimanendone incantato.

L’evoluzione della bellezza non si deve mai negare alla ragionevolezza di una donna che sa come muoversi e di un chirurgo che sa come aiutarla a volteggiarsi nel suo mondo incantato e fantastico, svuotato dalle paure e dalle amare conseguenze di scelte sbagliate.

La bellezza è potere. La sensualità di un bel corpo e il fascino di un bel viso sono un ricordo indelebile. La bellezza è seduzione e la sua carica erotica è l’atavica fonte della vita.

Un tempo c’erano le muse dell’antica Grecia, le figlie di Zeus, stupende creature divine e protettrici delle arti, che venivano invocate dagli artisti per essere fonte di ispirazione e custodi delle proprie opere. Nel corso dei secoli queste creature mitologiche hanno subito un processo di umanizzazione. Oggi le muse sono bellezze in carne e ossa, sono vip, attrici, volti del cinema, ma anche donne della porta accanto e i chirurghi sono divenuti i loro artisti.

Tutte quindi possono divenire dee…

E non stiamo a prenderci in giro, chi non ha mai fatto leva sulle proprie qualità fisiche per ottenere qualcosa? O per piacere ulteriormente perché innamorate di qualcuno?

La bellezza estetica è sì un bel dono ma lo si può impreziosire ovviamente fin dove i principi dell’etica ce lo permettono. La cosa più importante è infine quella di sentirsi meravigliose ed essere consapevoli del proprio potere.

Di bello c’è poi che oggi, grazie alla medicina estetica e alla chirurgia plastica, la bellezza è davvero accessibile a tutti, basta non abusarne.

E poi, la sensualità dopotutto è anche l’amabile follia di riconoscere e di riconoscersi, osando senza troppa paura. L’importante è sentirsi forti e potenti dinnanzi a noi stessi.

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