La grande poetessa Emily Dickinson, sosteneva: “I chirurghi stiano molto attenti quando prendono il coltello! Sotto le loro abili incisioni si agita l’imputato: la Vita!”
…Questa una frase che dice tutto ma che al tempo stesso dovrebbe farci pensare alla valenza degli intenti nostri e di altrui. Quegli intenti che divengono preziosi innanzitutto per la nostra salute, fisica e mentale.
I chirurghi, dotti professionisti capaci davvero di organizzare miracoli e di rianimare persino l’essere più dormiente…come anche coloro che dinnanzi allo specchio si osservano odiandosi, desiderosi quindi all’unisono di cambiare il proprio aspetto fisico, bramosi di non voler perdere tempo neppure per soffermarsi a pensare e a decidere minuziosamente il da farsi, non sono certo gli unici responsabili del risultato finale. Solo la coscienza ne è protagonista.
Noi si, siamo gli imputati prescelti, frammenti di vite variegate, le più fragili come le più tenaci, ma in realtà siamo tali innanzitutto per noi stessi. Sta quindi a noi innanzitutto scegliere l’ardua sentenza del nostro futuro e della nostra salvezza. Gli attori che manovreranno i fili o al contrario i magici responsabili dei nostri più eccellenti risultati come dei più devastanti, non saranno altro che coloro che “NOI” avremo scelto. Nostra quindi sarà la responsabilità primaria capace di salvaguardare le nostre decisioni più appropriate allo stato di fatto di oggi e del domani che verrà.
Quello che decideremo di scegliere secondo una logica consapevole di ciò che sarà più giusto attuare per noi, sarà frutto solamente di ponderatezza, coscienza, intelligenza, moralità e etica.
Decidere, come in questo caso, di sottoporsi ad un intervento di chirurgia plastica estetica ricostruttiva, non suona certo come andare a comprare una borsa (magari anche taroccata) su un sito internet. Come pure optare per il “ritocco o ritocchino” per migliorare il nostro aspetto, o farsi tagliare per modificare quei connotati che non ci piacciono più, beh, non è assolutamente paragonabile ad una gita in macelleria per scegliere il miglior pezzo per soddisfare le nostre ghiottonerie. Qui parliamo di un universo a parte, la salute: una ragione seria!
Attenzione alla chirurgia plastica low cost
Internet è sicuramente un tramite utile per approfondire gli interrogativi che spesso ci colgono a riguardo di interventi chirurgici che intendiamo fare per migliorare il nostro stato. Questo, un mezzo molto spesso assolutamente prezioso, capace di aprirci gli occhi per salvaguardare la nostra salute e le modalità a cui attenersi per evitare inutili sorprese. Ma non basta!
Attenzione, quindi, alla chirurgia plastica low cost in offerta speciale, proposta magari da siti colorati di assurdo e soprattutto di incompetenza. Gruppi commerciali di scarsa e attestata popolarità che sfruttano l’impulso all’acquisto dei lettori amabilmente ignoranti, fragili e solo desiderosi di risolvere. Attratti stupidamente da forti sconti regalati per un periodo di tempo limitato. Un meccanismo che induce l’acquirente a credere che si tratti di un affare talmente vantaggioso da non lasciarselo scappare per nulla al mondo.
Questa modalità sarà sicuramente appropriata per acquistare un bonus per una cena stellata o per l’occasione dell’anno di comprare un abito griffato al prezzo di un bavaglino per bebè, non certo per ragioni così serie quali la salute.
Le cose, quindi, cambiano quando la posta in gioco è un trattamento medico: “Allo stesso modo dobbiamo diffidare di carte fedeltà offerte da ciarlatani che si vantano di proporre il “compri uno prendi due” o promozioni a tempo limitato.
Bisogna riflettere bene, molto bene, quando parliamo di chirurgia plastica o anche semplicemente di un’iniezione di botox o di acido ialuronico low cost.
Coloro che decideranno di sottoporsi ad un intervento di chirurgia plastica ricostruttiva a Torino, Asti e Alba dovranno farlo con estrema calma e giudizio. Dopo aver scelto uno specialista più che qualificato e referenziato a cui affidarsi, dovranno verificarne le qualifiche e non solo.
L’intervento chirurgico è una cosa assai delicata e importante, sia in termini di tecnica che di risultati. Tutto questo comporterà sicuramente dei rischi, proporzionalmente correlati ovviamente ai vari stati di fatto di ogni paziente. Inoltre, questo tipo di chirurgia apporterà dei cambiamenti definitivi nel corpo, con i quali si dovrà convivere per tutto il resto della vita.
Il monito arriva anche dall’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica che, seguendo l’esempio della British Association of Aesthetic. Plastic Surgeons, mette in guardia i pazienti verso tutti i fenomeni di cotanta leggerezza distruttiva.
Ovvio, la qualità si paga ma sempre compatibilmente a ciò che ci viene offerto e la smania di farci imbambolare da offerte speciali atte al risparmio può talvolta farci sviare, ma attenzione, questa è davvero l’ultima cosa che dovremo fare. Esistono davvero tante altre riflessioni e valutazioni da sottoporre alla nostra attenzione. In gioco c’è la nostra salute e non un tour all’estero per ragazzine leggere e vanitose.
Ma purtroppo le campagne marketing di quei siti così a rischio, sono spesso assai agguerrite e rischiano davvero di produrre danni, talvolta irreparabili.
I fattori da considerare
È molto importante che i pazienti conoscano molto bene il fatto che ci sono costi che non si possono eliminare.
Per esempio, uno degli interventi più frequenti come la mastoplastica additiva, assume un costo elevato perché è determinato dalla spesa composta da svariati addendi che la rendono assolutamente giustificata alla natura dello stesso. La protesi dovrà essere assolutamente scelta con particolare cura, nel rispetto della salute e del compiacimento del paziente. Il costo sarà determinato anche dalla clinica che ospiterà il paziente, che dovrà assolutamente attenersi alle misure di sicurezza del protocollo e ad un servizio più che impeccabile per il paziente. E poi aggiungiamo l’anestesia, la preparazione pre-operatoria e il decorso post-operatorio.
A queste spese il chirurgo potrà apportare altri costi aggiuntivi per migliorare sempre di più la valenza del suo operato (ad esempio, la qualità eccellente dei prodotti, anestetici particolari, protesi di prova ecc…).
Per cui, diffidate assolutamente dei costi troppo bassi, perché sotto una certa cifra è davvero impossibile offrire un servizio di qualità eccellente.
Supponendo anche che il chirurgo decida di abbassare il suo onorario, magari per farsi conoscere meglio dai suoi nuovi pazienti, la proporzione non varia di molto.
Per risparmiare oltretutto dovrebbe assolutamente avvalersi di materiali scadenti e assai discutibili.
Inoltre, operare in un ambiente che non rispetti tutti i canoni standard, risparmiando sull’anestesia o quant’altro, beh, a farne le spese sarà sicuramente la sicurezza del paziente. Questo un dovere assolutamente indissolubile in ogni terapia chirurgica.
Per tutelarsi ulteriormente, il paziente dovrebbe anche controllare che il professionista al quale si affida sia serio, offrendo quindi il suo titolo di specializzazione in chirurgia plastica ricostruttiva, che sia iscritto a un’associazione di categoria riconosciuta (quale AICPE o SICPRE) e che operi in strutture adeguate a Torino, Asti e Alba.
Un professionista valido è anche soprattutto colui che svolge il suo operato anche in ospedale oltre che in clinica privata. Senza nulla togliere a coloro che lavorano solo nel privato, all’interno delle strutture ospedaliere vige un’esperienza assai costante, nota al protocollo di una sanità riconosciuta e certificata.
Oltre all’assistenza post-operatoria, all’estero vengono spesso anche a mancare gli accorgimenti sanitari basilari che in Italia hanno standard di livello molto alto. Questa carenza non fa che diminuire notevolmente la percentuale di riuscita dell’intervento e mettere a rischio la qualità del risultato.
In ultimo, un professionista valido e quindi competente dovrà essere munito di un’eccellente dedizione verso il paziente, donando lui “tutto” il tempo necessario per illustrare le varie caratteristiche di un intervento realistico e non certo superficiale, dando allo stesso tutte le rassicurazioni del caso con vantaggi e rischi annessi.
Il consenso informato del chirurgo non potrà che avvalorare ulteriormente l’operato del chirurgo e la sua eccellente professionalità, la più affermata e documentata, non certo tramite di sventolamento marketing di basso livello, votato soltanto a soddisfare le illusioni sprovviste di verità e serietà.
Ricordiamoci anche di non sottovalutare l’importante capitolo relativo alle polizze assicurative che tutelano medico e paziente in caso di complicanze o conseguenze negative del post-intervento.
Molto sovente all’estero, dove si effettua quindi chirurgia estetica low cost, non esiste l’obbligo di copertura assicurativa per il chirurgo e il suo staff. Pensate al danno che tutto questo potrebbe generare.
Diffidate quindi del “turismo estetico”, oggi piuttosto diffuso nei paesi quali Marocco, India, Croazia, Thailandia o Brasile. Andate piuttosto in quei posti per prendervi cura di voi stessi, della vostra pace fisica e mentale e di quella geografia davvero ricca di meravigliose risorse.
Fate poi un tuffo in mare o in piscina, visitate un museo con la massima disinvoltura, cosa certo assai rara in sala operatoria. Se però saprete scegliere anch’essa con la stessa disinvoltura e sicurezza, ritroverete un tramite vincente per soddisfare davvero le vostre esigenze e conquistare i vostri desideri, anche i più impossibili.
I risultati disastrosi molto spesso sono il frutto della nostra mancata responsabilità per noi stessi.
La speranza è poi qualcosa che possiede sempre le ali, che dimora nell’anima e canta la melodia senza troppe parole e senza mai fermarsi.
A tutto questo noi dovremmo solo aggiungere i fatti, facendoci però aiutare dalle nostre proprietà più fondamentali: intelligenza, pazienza e ricerca di attendibilità. Smettiamola di dipendere dal caos inutile e ingiustificato dei media più inappropriati. Impariamo ad ascoltare laddove la qualità e l’eccellenza si annuncia senza troppo frastuono. Solo così potremo guardarci allo specchio fieri di chi ci avrà aiutato a cambiare ma soprattutto soddisfatti di noi stessi.
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