Quando i segni del volto ci parlano

Col passare degli anni la formazione delle rughe è inevitabile ed è un fenomeno assai poco gradito soprattutto alle donne, seppur ultimamente anche gli uomini comincino a preoccuparsene.

Le rughe non sono però solo segni dell’età che avanza, ma possono diventare la spia di difficoltà dell’organismo, tant’è che secondo la cultura orientale si presentano sulla pelle dopo traumi o sofferenze implose mai risolte. A favorire la formazione delle rughe, oltre ai fattori endogeni e al normale invecchiamento della pelle per causa dell’avanzamento dell’età, intervengono fattori esogeni, come ad esempio l’eccessiva esposizione al sole e a radiazioni ultraviolette o a climi particolarmente sfavorevoli, l’inquinamento atmosferico, alcune infezioni o rapidi cali ponderali.

Possono esserci rughe di espressione dinamiche oppure rughe profonde statiche (solchi): sono rughe di espressione quelle che emergono ad esempio quando sorridiamo, seguendo i tratti della mimica facciale, ma che spariscono quando cambiamo espressione. La ruga profonda invece è quella che si nota come un solco molto evidente anche quando il viso è perfettamente rilassato e serio, formandosi soprattutto laddove la cute è continuamente sollecitata dall’azione dei muscoli sottostanti, ed è legata al cedimento dei vari compartimenti anatomici.

Oltre alle rughe di espressione (dette anche rughe muscolo-mimiche), si possono formare sul volto delle rughe gravitazionali (definite anche pieghe di lassità cutaneo-muscolare), delle rughe attiniche (rughe da tramatura cutanea) e le pieghe da sonno.

La lotta alle rughe ha dato vita ormai da diversi anni ad un floridissimo mercato in ambito farmaceutico cosmetologico, ma la sicurezza di un risultato eccellente si può trovare solo nel connubio tra un trattamento di medicina estetica di alta qualità e l’utilizzo di un buon cosmetico.

Gli interventi di medicina e chirurgia estetica, sostenuti da specialisti altamente competenti, riescono a correggere imperfezioni e difetti del volto quali le rughe di espressione, il rilassamento cutaneo, i solchi e tutto ciò che può derivare dagli effetti di un invecchiamento anche precoce.

I filler a base di acido ialuronico, molecola del tessuto connettivo che il nostro stesso organismo produce e che è totalmente riassorbibile, servono a riempire i solchi del volto e a ripristinarne i volumi bilanciandone le proporzioni. L’iniezione avviene tramite piccole punturine nel derma e il trattamento è quasi indolore. E’ necessaria un’unica seduta da ripetere ogni sei mesi circa.

La biorivitalizzazione invece è una tecnica di medicina estetica che consiste nell’iniezione di una serie di molecole bio-stimolanti. Si tratta di acido ialuronico, usato come rivitalizzante e non come riempitivo, sali minerali e vitamine (A, B3, B5, B6, B12, C, E) che si iniettano nel viso, nel collo e nel decoltè, allo scopo di favorire la sintesi di collagene e di idratare in profondità la pelle, ripristinandone l’equilibrio naturale e garantendo al viso un aspetto fresco e levigato.

La biorivitalizzazione è considerato oggi uno tra i trattamenti più richiesti a livello di prevenzione dell’invecchiamento così come il peeling chimico, consigliato in caso di rughe superficiali o macchie superficiali della pelle. Questa tecnica consente di esfoliare in modo rapido e indolore gli strati più esterni della pelle consentendo così alle cellule di rigenerare in profondità nuovi strati cutanei. Esistono diversi peeling chimici che si differenziano in base al tipo di agente chimico utilizzato ed in base alla loro capacità di penetrare in profondità. Tra le sostanze più usate ricordiamo l’acido salicilico, l’acido glicolico, l’acido tricloracetico, l’acido piruvico, l’acido lattico e l’acido mandelico.

La tossina botulinica è indicata invece per eliminare le rughe presenti soprattutto a livello del terzo superiore del volto (rughe frontali, glabellari e perioculari). Iniettata a livello dei muscoli mimici del volto ne provoca una riduzione dell’attività contrattile attenuando così le rughe d’espressione, provocate dalla contrazione dei muscoli in questione. L’applicazione della tossina botulinica deve essere effettuata da professionisti esperti: è infatti necessaria un’ottima conoscenza dell’anatomia dei muscoli mimici per iniettare il prodotto in modo da favorire un giusto “effetto liftante”.

Per quanto riguarda la chirurgia estetica del volto invece abbiamo diversi interventi mirati al processo di ringiovanimento. Ad esempio, il lifting risulta estremamente utile per correggere i cedimenti del viso e del collo ridonando freschezza e tono alla pelle che non dovrà essere tirata, ma “distesa” in modo da conferire al volto un aspetto naturale. Questo intervento può essere associato al lipofilling per ripristinare i volumi mancanti.

Il lipofilling prevede il prelievo, tramite apposite cannule, di un modesto quantitativo di grasso dai fianchi o dall’addome o dalle cosce, ecc. Questo tessuto prelevato viene poi trattato per rimuoverne l’eccesso di fluidi, in modo che rimanga compatto, e reinfiltrato nel volto nei punti in cui è necessario. Grazie alla componente staminale dona alla cute un aspetto ringiovanito migliorando la texture e diminuendo eventuali rughe superficiali, con un effetto complessivo ristrutturante. Non comporta alcun dolore né fastidio post-operatorio, non prevede tempi lunghi di recupero e le cicatrici (pochi mm), dopo la guarigione sono solitamente invisibili.

Sfruttando le proprietà delle cellule staminali è invece possibile sottoporsi a un trattamento con “PRP”, (Platlet Rich Plasma), una sorta di siero naturale che noi stessi produciamo naturalmente. L’utilizzo del plasma arricchito di piastrine è una tecnica scientifica utilizzata già da molti anni in chirurgia plastica, nella cura, ad esempio, delle ustioni e su quei pazienti con ferite che hanno serie difficoltà di guarigione con tecniche convenzionali. I fattori di crescita racchiusi nelle piastrine sono capaci di stimolare diversi meccanismi cellulari richiamando e attivando le cellule staminali con l’obiettivo di migliorare lo stato della cute e di tutti gli annessi cutanei della zona trattata. I fattori di crescita possono essere iniettati (attraverso microiniezioni) nel volto, per favorirne il ringiovanimento o in caso di acne, o anche a livello dei capelli per contrastarne la caduta.

Il volto può essere paragonato a una sorta di palcoscenico teatrale su cui recitano diversi attori, le nostre forze, le nostre tensioni, le nostre gioie, gli istinti e le emozioni, che prorompenti ci rappresentano e ci fanno riconoscere. Sta anche a noi, e non solo agli eventi della vita, cercare di far rifiorire su di esso il colore e la forma che più ci contraddistinguono e ci identificano.

E come sostiene Jean de La BruyèreUn bel viso è il più bello di tutti gli spettacoli”.

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