Perchè affidarsi a un chirurgo plastico specialista

Perchè affidarsi a un chirurgo plastico specialista

chirurgo plastico specialista“Domani è il mio compleanno… compio 50 anni!

 Sto pensando a cosa farmi regalare. Sono in pensiero per me e mi sto guardando a tutta grandezza sullo specchio illuminato e inchiodato alla parete del mio bagno…Accidenti se sono invecchiata, ho rughe ovunque, il contorno del mio viso non azzecca più la mia età, ho le borse sotto gli occhi e la mia bocca potrebbe essere facilmente riconosciuta dallo scanner di un supermercato… Aiutooooooo, sono ormai davvero agli sgoccioli…Non sono così anziana ma ormai in età, diciamo, quasi avanzata.

 Pensandoci e ripensandoci, potrebbe essere un’ottima idea farmi regalare un restyling da un chirurgo plastico. Mi hanno detto che il medico estetico ma soprattutto il chirurgo plastico è eccellente per questo tipo di cose, ma il “chirurgo plastico ricostruttivo” ha una marcia in più e fa quindi la differenza…

 Devo però informarmi bene… visto che mi faccio fare un bel regalo non posso sbagliare.

Mi sono documentata sul web e non solo, esistono una quantità di opportunità in merito ma bisogna fare molta attenzione sulla selezione del medico da identificare”.

Quante di noi, guardandosi, soprattutto in età matura, ci siamo fatte questo dialogo tra noi e lo specchio? Verrebbe da ridere al pensiero di parlare al nostro “IO” con tanta confidente spontaneità, ma in realtà è la cosa più logica che possa capitarci.

Giorno per giorno diveniamo come l’obiettivo più consueto per una sorta di macchina fotografica ormai incorporata nella nostra ambizione, nella nostra anima e nel nostro spirito.

Ci intristiamo nel vederci puntualmente al mattino, come in una moviola continua che ci porta ad osservarci minuziosamente ma anche a pensarci, a pensarci addosso.

Abbiamo le rughe perché abbiamo nel tempo consolidato tanti amici, abbiano riso, abbiamo riso davvero tanto, fino alle lacrime. Abbiamo conosciuto il sentimento meraviglioso dell’amore che ci ha fatto strizzare gli occhi di gioia. Abbiamo le rughe perché abbiamo avuto figli per i quali ci siamo preoccupate, fin dal loro concepimento. Abbiamo sorriso per ogni scoperta e abbiamo passato notti insonni a cullare le nostre creature e a preoccuparci per loro. Poi però abbiano anche pianto, per le delusioni, le preoccupazioni, le certezze. Abbiamo pianto perché sono partiti, andati via, lontano da noi. Abbiamo vegliato e trascorso ore sveglie per progetti importanti inerenti il nostro lavoro, alcuni andati poi bene e altri andati male. Abbiamo letto tanto per scoprire cose che volevamo approfondire. Abbiamo fatto l’amore, ci siamo commosse.

Sul nostro viso e sul nostro corpo esistono mappe infinite di storie rappresentate dalle rughe più o meno profonde che ci appartengono persino segretamente. Dentro ogni solco, danzano ancora le emozioni più importanti che abbiamo vissuto. Aneddoti viventi della nostra vita rappresentati dalla visione di un viso e di un corpo letteralmente messa a nudo al mondo tutto, oltre che a noi stesse.

Per questo e solo per questo dobbiamo averne cura anche nel loro cambiamento più contrastante.

Da qui in poi dovremmo innanzitutto documentarci su quelle che dovranno essere le linee guida più idonee alle nostre scelte.

Come scegliere un chirurgo plastico specialista

Un ottimo chirurgo plastico deve necessariamente avere un curriculum professionale super referenziato e attendibili. Avere nel suo storico di carriera numerose ore di sala operatoria, essere specializzato in un settore specifico della chirurgia plastica (in questo caso ricostruttiva) ed essere sempre aggiornato sull’evoluzione della propria disciplina.

Molte di noi sono sicuramente assai lontane dall’idea più corretta capace di distinguere con cura il professionista adatto da scegliere per noi stesse.

Ecco perché l’iscrizione, da parte di un chirurgo plastico ricostruttivo, come socio ordinario a una o a tutte le società più importanti del settore, quali per l’Italia AICPE e SICPRE, denota garanzia e affidabilità. Inoltre, i medici di chirurgia altamente qualificati sono iscritti come member all’ISAPS, la società internazionale di chirurgia plastica più prestigiosa al mondo.

Se vogliamo innanzitutto fare ricerca sul medico chirurgo plastico di cui abbiamo il nominativo e vogliamo testarne l’affidabilità, cominceremo a cliccare sui seguente link:

Https://www.aicpe.org/associazione//soci, oppure: http://www.sicpre.it/i-soci/ e www.isaps.org

Ricordiamoci poi sempre che nessun chirurgo plastico potrà essere il “migliore” su tutti i tipi di interventi perché ognuno avrà la sua specializzazione.

I tuttologi non esistono in nessuna specialità medica, tanto meno in chirurgia plastica.

Alcuni si specializzano sul perfezionamento del viso, altri del naso, altri sulla ricostruzione, aumento, diminuzione del seno, altri sugli esiti di obesità, altri sul trapianto di capelli, alcuni sulla liposcultura, altri sulla blefaroplastica e altri ancora magari soprattutto sulla medicina estetica come tossina botulinica, filler ecc…

Ad esempio, l’intervento di rinoplastica, ossia l’intervento specializzato nel miglioramento dell’estetica del naso, è tra gli interventi più difficili e delicati, per quanto il più gettonato da moltissimi chirurghi plastici. Tuttavia, è eseguito eccellentemente per grandi numeri di pazienti solo ed esclusivamente da pochi chirurghi plastici ricostruttivi in Italia, proprio perché trattasi di un intervento chirurgico di grande difficoltà esecutiva tecnica e che necessita di una lunghissima esperienza.

Inoltre, quando decideremo di farci un intervento di chirurgia estetica, ricordiamoci che la personalizzazione dell’intervento è di fondamentale importanza. Non esistono degli standard o dei modelli specifici da prendere in esempio. Un eccellente chirurgo saprà garantire al paziente la versione migliore atta a soddisfare caratteristiche della sua fisicità ma anche della sua psiche, tale da andare a soddisfare in tutto e per tutto il profilo di se stesso nella globalità della sua esteriorità e interiorità, senza stravolgere innanzitutto la sua naturale identità, evitando quindi di rifuggire da eccessi ed esasperazioni inutili e distruttive.

Cosa assai importante, anzi, importantissima, rammentiamoci che un bravo professionista non potrà mai avere costi troppo bassi.

I media, alcune amiche, i giornali dall’informazione scarsa e inetta, i programmi televisivi di basso profilo ecc… sono soliti segnalare vere e proprie campagne competitive dai contenuti davvero scadenti e persino pericolosi per il paziente curioso, che dovrà affidarsi ad un professionista per migliorare il suo stato fisico.

Giornalmente, in televisione, o senza andare neppure troppo lontano, per la strada, vediamo veri e propri mostri umani, testimonial di risultati assurdi di professionisti inetti e criminali che per pochi euri si sono venduti come dotti professionisti in materia, creando veri e propri danni il più delle volte assolutamente irreparabili. Personaggi assolutamente lontani dalla professionalità e dalla preparazione in materia. Diffidate quindi di quei medici, che, non qualificati in materia, si offrono per farvi interventi che a parole descrivono come facili da eseguire, ma che facili non sono.

A garantire la riuscita di un intervento, oltre alla comprovata professionalità dei medici più affidabili, sono le tecniche all’avanguardia e i materiali di ultimissima generazione.

L’impiego di materiali di sala operatoria più qualificati, di apparecchiature più attendibili e innovative, di farmaci sicuri ed efficaci, di protesi mammarie della migliore qualità. L’assistenza in sala operatoria e ambulatoria composta da un’equipe lavorativa preparata e referenziata. Tutte cose che comportano un costo anche molto elevato.

Diffidate anche dalle promozioni low cost, tra le più pericolose. Sarebbe un po’ come andare a dormire in un hotel 5 stelle lusso e pretendere di pagare come in una pensione di provincia.

Inoltre, il low cost non permette la costanza delle visite e delle urgenze, per cui assistenza assolutamente nulla.

Attente anche a quei chirurghi che eseguono visite gratuite. Ovvio, se avete un amico chirurgo che per farvi un favore vi offre gratuitamente la sua preziosa consulenza, è una un’altra cosa… ma se è un professionista sconosciuto a proporvi ciò, il più delle volte trattasi di una professionalità scadente. Il suo sarà solo un metodo furbino per attirare o fare acquolina a papabili pazienti che, inesperti, si illudono di essere appoggiati nel consulto, quando in realtà rischiano l’esatto opposto.

Non fidatevi di quei medici che vi propongono interventi chirurgici in studio e non in clinica.

Gli studi medici non sono generalmente attrezzati a dovere e non hanno ovviamente una sala operatoria con apparecchiature e servizi adeguati, a differenza invece di una clinica di day hospital o una clinica di ricovero.

Navigare in internet è sicuramente cosa utile ma non sempre attendibile. Oggi come oggi si possono fare miracoli con le foto e il raffronto tra il prima e il dopo può davvero divenire ingannevole.

È inoltre doveroso sottolineare che la bravura di un chirurgo estetico, non può certo essere desunta né da una foto né esclusivamente da un sito internet.

Il passaparola oggi giorno è ancora importantissimo. Il confronto con altri pazienti che sono stati operati, può essere di grande aiuto a coloro che ancora dovranno sottoporsi magari agli stessi interventi chirurgici.

In ultimo, il rapporto di fiducia che si instaura tra medico e paziente è assolutamente prezioso. Per questo bisogna confidare se stessi al chirurgo senza la paura di spogliarsi dei propri dubbi e delle proprie paure. Dall’altra parte dovremmo poi invece avere la percezione di appoggiarci ad un professionista che abbinerà con equilibrio il nostro gusto estetico con il suo, andando a perfezionare la qualità, la proporzione, al fine di ottenere un risultato finale assolutamente soddisfacente e naturale.

Fernando Pessoa sosteneva che: “La sensazione estetica può diventare una scienza e l’originalità del cambiamento essere coltivata come una disciplina”.

 L’importante è essere in asseNon troppo né troppo poco: è la regola base in qualsiasi cosa. in equilibrio, sia fisicamente, psicologicamente che emotivamente. Questo ci permetterà anche di effettuare scelte più attendibili e consone al nostro essere. La bellezza non è solo estetica ma è anche una questione di salute e equilibrio mentale innanzitutto.

Alla fine, siamo come una fotografia che per essere nitida ha bisogno di luci e ombre nella giusta misura e nel giusto habitat. Da li in poi il fotografo farà il suo capolavoro, ma saremo innanzitutto noi a dare il nostro meglio, per averlo sorpreso nella sua unicità.

Come attenuare le cicatrici con la medicina estetica

Come attenuare le cicatrici con la medicina estetica

attenuare-le-cicatriciBisogna essere orgogliosi delle proprie cicatrici?

Le cicatrici sono medaglie che marchiano la nostra pelle e che ci spaventano, come al tempo stesso inducono il nostro avversario; quindi, colui che ci osserva tramite l’interpretazione del nostro viso e del nostro corpo, divenendo a volte persino giudice di ciò che ci rappresenta.

Le persone hanno cicatrici in posti impensabili, celate alla vista di altrui o estremamente visibili innanzitutto dalle nostre paure.

Esse sono mappe segrete di storie personali e incredibili, diagrammi di vecchie ferite che lasciano cicatrici evidenti e alle volte persino indelebili.

La vita è un processo continuo di situazioni che portano il nostro essere a doversi leccare le ferite anche quando sono praticamente guarite.

Chi è afflitto e mal sopporta una grave ferita ha il pieno diritto per qualche tempo di essere compreso, affinché questo possa saziare e sfogare il proprio impeto del dolore.

Chi però continua a lagnarsi di proposito dovrebbe essere opportunamente redarguito, affinché riesca ad imparare che anche le lacrime ad un certo punto sono davvero assurde da lamentare.

Per questo e solo per questo bisognerà perdere la paura di far notare ad altrui le proprie tracce di sofferenza e trovare, tramite queste, la risoluzione al proprio sé.

Quando i giapponesi riparano un oggetto rotto, valorizzano la crepa riempiendo la spaccatura con dell’oro. Essi credono che quando qualcosa o qualcuno subisce una ferita in conseguenza di una cosa importante, questa diverrà ancora più bella.

Filosofia amabile la loro perché tratta da virtù rilevate dalla disgrazia. Valorizzare il male per trasformare il bene, in uno spettacolare risvolto che guarda verso la luce e mai verso il buio.

Ferite insopportabili a volte che possono però trasformarsi in “trofei” da mostrare con orgoglio, perché le cicatrici potrebbero anche provocare emozioni forti.

Ed è così che ad un certo punto la testa reagisce e si accende come un flash protettivo atto a salvaguardare il proprio essere. Quel cambio di modalità ci permetterà quindi di reagire, rialzarci e andare avanti.

Ed è così che le cicatrici, esiti di interventi, malattie, incidenti, traumi che lasciano la firma sul corpo di chi li ha vissuti, ignorati a fatica, capaci di farci sentire penalizzati, occultati alla vista, non belle certo da vedere, in rilievo, situate in posti dove è praticamente impossibili celarle, ci portano consiglio.

Svariati sono gli esempi che ci rammentano una rinascita a seguito di queste deturpazioni, come ad esempio quella di Selena Gomez che presentò la cicatrice nell’interno coscia dopo il trapianto di reni dicendo: “Prima mi vergognavo, ora, invece, mi sento sicura più che mai di chi sono e di ciò che ho passato”, oppure quella della Principessa Eugenia di York, assai orgogliosa del lungo segno sulla schiena, ricordo dell’intervento per correggere la scoliosi. Talmente fiera da arrivare al punto di mostrare la sua cicatrice anche nel giorno delle sue nozze.

Oppure la storia di quella ragazzina, la più popolare del lido, che si fece tanto male dopo esseri scontrata con i leggendario squalo di Monterey e che oggi dice : “Amo la mia cicatrice e mi fa anche sentire sexy”.

Quel segno che per tutto quel tempo è rimasto al buio, infastidito e limitato da quella incredibile paura di farsi vedere, come ha fatto a spaventarci così? Eppure, è andata così, cosa ci possiamo fare…

Se si riuscisse però ad avere la forza di accettare e di mostrare con grande dignità “quella” cicatrice al mondo tutto, quel tabù potrebbe divenire anche tramite di meraviglia, quella capace di essere mostrata senza il timore di un giudizio ma solo mostrata con determinazione e la dimostrazione del suo contenuto più profondo.

Tutto sommato non c’è niente di più bello di una persona che rinasce dopo essersi tirata su da una brutta caduta, ritornando più forte e più bella di prima.  Certo, anche con qualche cicatrice nel cuore oltre che sotto la pelle, ma arricchita da quel desiderio infinito di stravolgere il mondo anche solo con il supporto di un sorriso.

Le cicatrici come ostacolo e la medicina estetica come soluzione

Come-attenuare-le-cicatrici-con-la-medicina-esteticaPer altre persone invece non è sempre facile recuperare il sorriso…quella cicatrice rimane e rimarrà sempre un ostacolo bloccante.

La via di accettazione passa quindi dal voler attenuare le cicatrici con l’aiuto di un medico o di un chirurgo plastico, se pur quest’ultimo non possa fare grandi cose né creare miracoli a riguardo. Inutile nascondere questa realtà, va detto: la cancellazione delle cicatrici è impossibile!

Si può comunque intervenire in qualche modo se pur con risultati non del tutto soddisfacenti ma sicuramente migliorativi. A seconda del segno della cicatrice si potrà tentare con terapie che tengono conto del tipo di pelle, fototipo compreso. Le cicatrici ipertrofiche, sporgenti, come i cheloidi ad esempio, si possono trattare con laser Co2 o chirurgicamente, ma se un soggetto cicatrizza male non è detto che il risultato possa essere di rimedio.

A questo punto diverrà necessaria una revisione chirurgica al fine di correggere la deturpazione. Nel caso di segni “freschi”, invece, si può prevenire la iperproduzione di tessuto connettivo con patch di silicone che vadano a comprimere in modo continuato l’area interessata. Dopo il primo mese dall’intervento si potrà quindi pensare di aggiungere un massaggio fatto con una crema specifica.

Esistono poi anche le cicatrici atrofiche, tipiche della varicella o dell’acne, caratterizzate da avvallamenti. Per queste ultime l’eliminazione è molto più complessa perché manca il tessuto.

Inoltre, in questi casi, bisognerà calibrare bene le cure, andando ad ottimizzare la parte con retinoidi topici nei casi meno gravi fino all’azione combinata di dermaroller con microaghi che stimoleranno la produzione di nuovo collagene. Anche la radiofrequenza frazionata con needling a volte risulta valida, con cui l’energia termica avvia la guarigione delle ferite degli aghi, fino alla terapia Led. Serviranno dalle 3 alle 5 sedute e si otterranno miglioramenti del 50/75%.

Speriamo che nonostante ciò la mente trovi lo spunto di una forza maggiore accettando comunque il risultato ottenuto e con soddisfazione.

Sono tante, troppe le donne che hanno cicatrici che limitano l’autostima e la libertà di sentirsi bene con sé stesse.

Questi sulla pelle sono piccoli grandi segni tracciati anche sul nostro cuore.

Siamo donne e madri che convivono con segni spesso indelebili e profondi, che richiamano vecchie memorie, emozioni vissute e testimoniate in varie forme.

Esse raccontato e si raccontano anche luoghi segreti, spesso riservati e protetti perché estremamente sensibili.

Le cicatrici divengono quindi chiusure, blocchi energetici dove fermarsi e sostare, spessori di pelle ricucita e molto spesso ancora dolenti.

Esse sono segni indelebili e infiniti e come tali necessitano di cure, di carezze e di parole sussurrate dall’anima nostra e di altrui. Devono sentirsi nutrite perché hanno in qualche modo bisogno di ricongiungersi ai ricordi e alle emozioni filtrate dalle stesse.

Alla fine, le cicatrici fanno parte di noi e di chi le ha provocate.  Per questo dovremmo fare in modo di ricongiungerci ad esse accarezzando la nostra storia innanzitutto.

Vuoi valutare un trattamento di medicina estetica per le tue cicatrici? Affidati ad uno Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica a Torino, Asti e Alba, ti invito a contattarmi telefonicamente o compilando il modulo di contatto seguente: CLICCA QUI

Interventi estetici: paura dei risultati innaturali

Interventi estetici: paura dei risultati innaturali

interventi estetici“Pronto?

Ciao Marina sono Francesca. Come stai? Hai qualche novità?

Si Marina, sapessi…Ieri sera al club ho visto la Silvia…un orrore! Aveva il naso rifatto e sembrava un maialino. La bocca poi, sembrava un canotto formato famiglia e il seno due galleggianti a traino… Incredibile!

Ma da chi è andata? Non lo so, forse da un dottore estetico, con prezzi molto bassi, oppure no, aspetta, credo si sia fatta fare questi interventi dall’amico del suo ortopedico, o forse da un medico diiiiii …mah, non so!

Io no Francesca, non credo che andrò mai a farmi ritoccare da nessuno, ho troppa paura, quelli sono dei macellai. Entri Marina ed esci Marioka. Sono terrorizzata da tutte queste mode che cambiano i connotati alla gente…e poi, che paura, deve fare un male cane.

Ma no Marina, non esagerare, non credo sia proprio così, però te lo confesso, io ho paura come te! Proviamo a fare una ricerca su internet…

No Francesca, non ne ho voglia, mi sa che andrò dalla mia estetista a farmi consigliare…

Ma Marina, dai, su, che dici…!”

Quante, quante di noi avranno scimmiottato questo genere di telefonata? Quante di noi saranno state vittime di infiniti pettegolezzi…? Quante mal capitate saranno finite nelle mani di gente inetta e sconosciuta. E quante di noi sono ignare, a causa della mala informazione, di quanto sia sbagliato avere paura della chirurgia plastica ricostruttiva, quella seria.

Sorridendo ci vengono le rughe e a volte persino stando serie. Molte donne non hanno mai fatto ricorso a interventi estetici. Siamo troppo spaventate. Abbiamo paura di cambiare troppo. Non vorremmo specchiarci e vedere qualcosa che non siamo abituate a vedere. Ma finché avremo timori senza la costanza di volerli approfondire divenendo vittime della massa ignorante, bè, non potremo poi stupirci di fare scelte sbagliate e dannose per la nostra salute.

Le diverse paure per gli interventi estetici

Una statistica attesta che negli USA nove donne su dieci vorrebbero cambiare una parte del loro corpo, ma solo due di loro lo fanno. Anche in Italia i timori sono infiniti e spesso infondati.

Un intervento estetico deve diventare un bel regalo per noi stesse e non certo un risultato avverso capace di generare a volte un vero e proprio trauma.

I motivi sono svariati, c’è chi ha paura di sentire dolore o di affrontare l’anestesia generale, chi teme (il più delle volte) di ottenere un risultato artificiale e quindi non naturale o chi teme le complicazioni del post-intervento. Alcuni rinunciano perché hanno paura di togliere troppe ore al proprio lavoro o chi invece si fa intimorire dal costo. Altre hanno paura degli aghi senza sapere che ormai quelli utilizzati in medicina estetica sono assolutamente quasi invisibili e indolore. Alcune temono gli acidi ialuronici senza sapere che queste sostanze sono prodotte egualmente dal nostro corpo e sono sane.

Altre hanno paura persino di guardarsi allo specchio…

Eppure, siamo ormai in molte a voler cedere all’irresistibile tentazione di farci ritoccare anche solo un pochino, ma siamo trattenute da paure a volte molto radicate, magari reduci di traumi infantili o chissà cos’altro concernente il nostro equilibrio psicofisico. Questo molto spesso ci frena, ancor prima di fare visita al chirurgo plastico.

Detto ciò, esistono preoccupazioni assolutamente comprensibili e naturali, persino giuste a volte, perché è sempre bene rammentare che non si va dal chirurgo plastico come se andassimo dall’estetista. Un intervento di chirurgia estetica dovrebbe divenire un bel dono che facciamo a noi stesse, non certo un limite traumatico.

Non dimentichiamo che molto spesso la responsabilità non è solo nostra ma anche del medico che ha il dovere di consegnare al paziente la carezza della dotta professionalità oltre che soddisfare un comfort eccellente capace di stupire, ma non troppo e amabilmente.

La referenza del medico dovrà poi essere primaria. Diffidate dei trattamenti low cost e dei prezzi troppo bassi. La qualità come la più eccelsa delle professionalità non possono essere svendute.

Molti timori oggi giorno dovrebbero divenire infondati in quanto i progressi ottimizzati ormai nel settore e gli accorgimenti introdotti da alcuni professionisti, hanno permesso di superare queste barriere di forte paura.

Il fine è soprattutto quello di garantire ai pazienti il miglior risultato e con i minori disagi possibili per tutte noi.

Esistono ancora diverse ansie che le donne si caricano addosso e pesantemente prima di decidere di fare un intervento di chirurgia plastica ricostruttiva o anche semplicemente di medicina estetica.

Una di queste è legata all’anestesia generale: “tanti i pazienti che la temono, perché hanno paura di non svegliarsi e delle conseguenze da essa portate. Non tutti sanno però che per sostituire l’anestesia generale, a volte, ci si può avvalere anche della sedazione, abbinata all’anestesia locale, riservando l’anestesia generale solo in alcuni casi.  Non si viene intubati, si eseguono interventi in day surgery e la ripresa post-operatoria è rapida, consentendo quindi al paziente di guarire più velocemente e di ricominciare in breve tempo a lavorare e a riallacciare i rapporti sociali giornalieri.

La sedazione inoltre permette anche di risolvere un’altra paura, quella del dolore: “grazie all’anestesia locale la terapia antalgica comincia immediatamente”.

A fronte di questa scelta si riducono di molto anche i tempi legati al post-operatorio.  In alcuni interventi per esempio, quali la blefaroplastica o la rinoplastica, si utilizzano apparecchiature monouso che generano un campo elettromagnetico garantendo al paziente minor edema ed ecchimosi post operatorie.

Un altro problema per il quale molto spesso ci allontaniamo dalla possibilità di farci un ritocchino è la paura delle complicazioni. Ovviamente, trattandosi di un intervento chirurgico, i rischi non possono mai essere totalmente esclusi, ma possono essere di gran lunga ridotti con l’aiuto di piccoli accorgimenti, primo fra tutti è quello di rivolgersi a professionisti seri, seguendo scrupolosamente le indicazioni del medico, il quale si avvale della sua alta professionalità per assistere il paziente dall’inizio alla fine del percorso operativo, rimanendo sempre a disposizione per eventuali chiarimenti o dubbi, accertandosi che lo stesso segua correttamente le istruzioni.

Inoltre, si accende anche la paura delle cicatrici, ossia i segni che possono rimanere sul nostro corpo dopo l’intervento. Grazie all’innovazione che ha fatto miracoli, si riescono quindi a nasconderle e a contenerle.

La paura del cambiamento non sempre ottiene un risultato finale così consono alle nostre aspettative, a volte molto eccessive. Per questo stesso motivo dovremmo cercare di costruire assieme al medico una sorta di empatia vincente, di fiducia, capace di farci procedere senza troppo paranoia. Ognuno di noi dovrebbe analizzare sé stesso e capire insieme al medico come superare le mille paure, affrontandole in modo più sereno, tranquillo e consapevole, acquisendo consapevolezza, elemento che permette di superare i propri limiti e l’ansia.

La maggior parte di noi teme di non ottenere i risultati sperati, soprattutto a riguardo di un aspetto non più naturale, rimanendo quindi insoddisfatte dall’esito dell’intervento. Anche a fronte di questo è di fondamentale importanza la scelta del medico.

L’importanza della scelta del medico

La visita preliminare dovrà essere accurata e dovrà servire a comprendere i desideri dei pazienti, sia per approfondire i risultati, sia per meglio comprendere i desideri degli stessi.

La giusta filosofia è quella di portare le persone a sentirsi più belle e a proprio agio con se stesse, ma sempre in modo assolutamente naturale.

Provare paura prima di un intervento di chirurgia estetica è ormai divenuta una condizione assai comune fra noi donne, molto spesso vittime dei media o di quella comunicazione verbale blaterata da gente poco seria e malpensante.

La scelta quindi di avviare su sé stessi un intervento può divenire a volte molto difficile da ottimizzare, con il rischio di rimandarne la risoluzione, prolungando così il malessere che si prova nel non piacersi, nonostante ognuna di noi sia ben cosciente del fatto che la nostra paura sia qualcosa di poco razionale, per cui controllarla o eliminarla non è certo sempre facile.

Il cambiamento a noi stesse causa una modifica fisica concreta che non si conosce. L’ansia e la paura di ottenere un risultato non adeguato alle nostre aspettative può sicuramente prendere il sopravvento o peggio ancora potrebbe addirittura portarci ad affidarci a professionisti non qualificati. In questo caso bisogna davvero saper scegliere senza farsi influenzare da inette circostanze, imparando quindi a dire di no.

Ultimo tasto dolente e non da poco, è la paura che il prezzo degli interventi che andremo a fare possa essere troppo alto.

Negli ultimi anni il costo medio degli interventi chirurgici si è abbassato ma se si vogliono ottenere risultati eccellenti e sicuri non possiamo certo pensare di pagare gli interventi ad un prezzo troppo basso. Si consiglia quindi di stare molto attenti ai prezzi troppo stracciati, a rischio nei confronti della sicurezza del paziente, a causa dell’utilizzo di materiali scadenti o per la mancanza irrispettosa delle procedure standard di sicurezza.

La scelta sta anche nel garantire una qualità elevata e di non operare mai in ambulatori chirurgici (tranne ovviamente per i trattamenti lievi di medicina estetica) ma in sale operatorie con standard alti. Diversamente i rischi possono divenire anche gravissimi. Ricordiamoci sempre che il corpo non è un giocattolo e se troppo martoriato da cattive mani potrebbe andare incontro a risultati più complicati dei precedenti, sicuramente con un rischio di successo assai minore e molto più onerosi come costo.

La chirurgia estetica serve a correggere alcuni difetti estetici che possono in qualche modo ostacolare negativamente la nostra vita sociale, di relazione, limitando quindi il nostro benessere psicofisico. Il chirurgo estetico dovrà quindi ricostruire l’equilibrio della nostra emotività, oltre che quello delle forme, nel pieno rispetto della nostra fisionomia, ottenendo un risultato assolutamente “naturale”!

Ricordiamoci però che sta soprattutto a noi difenderci, con l’aiuto della ricerca e non certo soggiogati da un’ignoranza incapace di valutare ma solo di giudicare ciò che in verità non si conosce.

Michelle Pfeiffer sosteneva: “quando sento un’attrice dire che si farà un botox, un lifting, un seno o quant’altro per poter allungare di dieci anni la carriera nello show-biz, io le dico ‘OK, vai e fallo!”

Noi non saremo la Pfeiffer ma siamo sempre donne, anche se alle volte le più comuni…ove la femminilità e la bellezza sono l’appartenenza più preziosa a noi stesse, oltre che al cospetto degli altri. Delicata e indispensabile diviene quindi la scelta in grado di ottimizzare e mantenere il nostro equilibrio, soprattutto se queste qualità saranno foriere di intelligenti scelte fatte appositamente per migliorarci e non certo per imitare malamente ciò che non ci appartiene solo per paura, o peggio ancora per la pigrizia di portarci informazione, capace di farci andare verso la giusta direzione.

Impariamo a volare alto, laddove lo specchio ci osserva senza farci oltrepassare il limite rivolto al valore dell’intelligenza e dello stile, il più elegante.

Palpebra cadente e blefaroplastica: cosa sapere

Palpebra cadente e blefaroplastica: cosa sapere

palpebra cadente“Guardami negli occhi e ti dirò chi sei!”

Una frase nota ma che racconta tutta la verità.

Il linguaggio del corpo è importante, efficace e significativo. L’evoluzione dell’occhio umano è già stata sviscerata da tanti e per anni, ma ora non serve farne nota troppo scientifica. Dovremmo invece rilevarne l’aspetto più psicologico, colui che accompagna l’andamento delle nostre giornate, in compagnia dei nostri stati d’animo più profondi, quelli che in qualche modo affiorano sull’aspetto del nostro fisico e soprattutto dei nostri occhi.

Essi sono indubbiamente la parte del nostro volto più affascinante ed espressiva; comunicano il nostro stato d’animo, fanno intercettare molto spesso la nostra salute e soprattutto sono fondamentali per il nostro benessere psicologico, soprattutto quando ci avviciniamo ad un’età evolutiva che non ci rende purtroppo ormai più così giovani e amabilmente positivi.

Fin dalla notte dei tempi l’uomo rimane soggiogato dal potere dello sguardo. Per le civiltà mesopotamiche gli occhi furono immediatamente simbolo divino, tanto che i loro piccoli idoli avevano occhi immensi, addirittura risultavano alle volte con più di due occhi, mentre per gli egizi bastava un solo occhio per rappresentare il Dio del sole Ra (tanto che il disco solare ha la stessa forma della pupilla).

Nelle civiltà successive invece l’occhio riprende la sua connotazione di semplice elemento del volto pur non perdendo mai il suo infinito fascino accattivante e persino misterioso.

Nel corso di tutta la storia dell’arte gli occhi diventano un tramite di sguardo, interfaccia tra il mondo esterno e l’interiorità della persona. Infatti, come scrisse Kundera: “l’occhio è la finestra dell’anima”, il fulcro della bellezza del volto, il luogo dove si rivela l’identità di un individuo.

Ed è così che si condensa dentro gli occhi tutta l’interiorità di una persona. Per questo il grande Modigliani, che spesso dipingeva gli occhi vuoti e senza l’iride diceva: “quando conoscerò la tua anima dipingerò i tuoi occhi”.

 Persino negli animali esistono connotazioni assai interessanti e bizzarre che in qualche modo determinano ancora una volta l’estrema importanza degli occhi con i loro significati: lo struzzo ha gli occhi più grandi del suo cervello, tali da permettergli di vedere nei minimi dettagli tutto ciò che accade, individuando così possibili predatori.

Le capre invece hanno pupille rettangolari capaci di ruotare fino a 50°, permettendo loro di vedere in un’area di quasi 360°.

Il calamaro invece ha occhi grandi (circa 27 cm. di diametro). Una volta negli abissi marini, dove non esiste luce, i grandi occhi lo aiutano a vedere e a catturare le prede e a stare lontano dai predatori.

Parlando nuovamente di esseri umani invece, un’astronauta nello spazio non può piangere, perché in assenza di gravità gli occhi non possono lacrimare.

Insomma, queste tutte curiosità più o meno interessanti che però ci fanno rendere conto di quanto l’occhio sia fondamentale per l’essere umano e non solo. Un organo che si sviluppa precocemente già a due settimane dal concepimento.

La palpebra cadente

Gli occhi sono il muscolo più veloce del nostro corpo ed è per questo che ha bisogno di estreme attenzioni, idratazioni, protezioni e quant’altro.

Finché si è giovani il problema non sussiste esageratamente, mentre con l’avanzare dell’età dovremmo cominciare davvero a prevenirne l’invecchiamento degli occhi fin dalle prime avvisaglie.

Diversamente potremmo andare incontro ad inestetismi assai accentuati che in qualche modo potrebbero non solo contribuire alla nostra insoddisfazione personale volta alla percezione positiva del “sé”, ma compromettere la nostra salute, come ad esempio limitare di gran lunga persino il nostro campo visivo.

Fenomeni questi davvero capaci di impoverire la nostre sicurezze più personali, volte alle relazioni interpersonali, del business e non solo.

La “ptosi” palpebrale, ad esempio, consiste nell’abbassamento di uno o di entrambe le palpebre. Una variazione della palpebra o di entrambe le palpebre superiori. Questo fa si che la rima palpebrale, la fessura che separa la palpebra superiore e quella inferiore, sia ridotta o assente.

Le cause possono essere davvero svariate:

Ptosi neurogena: dovuta a un deficit dello stimolo nervoso nel muscolo elevatore della palpebra superiore. Ptosi miogena: dovuta a diverse patologie (malformazioni, distrofia, traumi etc…) che andrà a ridurre la funzione del muscolo elevatore della palpebra.

Ptosi aponeurotica: dovuta a un difetta nell’aponeurosi, la parte fibrosa del muscolo elevatore. Solitamente legata all’età.

Ptosi meccanica: la palpebra non riesce a sollevarsi con elasticità a causa della presenza di masse o cicatrici.

La blefaroplastica come rimedio

palpebra cadentePer risolvere la presenza della ptosi la chirurgia estetica plastica ricostruttiva ha davvero fatto ormai passi da gigante, trovando un rimedio assai risolutivo e duraturo come la “blefaroplastica”. Un intervento di chirurgia estetica finalizzato a migliorare l’aspetto degli occhi. Un intervento orientato a ripristinare la funzionalità delle palpebre sebbene sia generalmente effettuato il più delle volte per fini estetici.

Un intervento davvero semplice ed il più comune nell’ambito della medicina estetica.  Assolutamente necessario per contrastare i segni dell’invecchiamento come le zampe di gallina o le borse sotto gli occhi e infine, come nello specifico, ptosi palpebrale.

L’intervento è assolutamente sicuro e non da effetti collaterali, se non limitati alla possibile formazione di edemi che nel giro di una settimana massimo dieci giorni scompaiono.

Il processo di cicatrizzazione è anch’esso veloce. L’incisione viene effettuata generalmente nelle pieghe naturali della palpebra andando così a rimuovere la pelle in eccesso, limitando i possibili effetti antiestetici nel periodo postoperatorio, che comunque non recherà dolore al paziente ma solo un po’ di fastidio comprensivo.

L’intervento è da eseguirsi in day hospital in anestesia locale o sedazione.

La blefaroplastica renderà al viso un aspetto giovane, piacevole e armonioso, andando a ricostituire l’equilibrio mentale ed il benessere generale dell’individuo.

Si consiglia l’intervento a coloro che hanno generalmente disturbi e/o alterazioni della palpebra/ Perdita di conicità della palpebra superiore o della palpebra inferiore / Rigonfiamenti della palpebra / Accumuli adiposi nelle palpebre/ Un contorno occhi irregolare /Un rilassamento generale della cute / Zampe di gallina, ovvero rughe/ Borse sotto gli occhi /Disequilibrio delle palpebre.

Inutile consigliare fermamente di farsi fare questo intervento da personale assolutamente autorizzato e super qualificato come medici chirurghi plastici ricostruttivi altamente referenziati a Torino, Asti e Alba.

L’occhio è un organo troppo importante del nostro corpo e merita l’attenzione più accurata nel trattarlo.

Sarà bello non assomigliare ad un cane Bassethound ma piuttosto ad una sirena delicata e dallo sguardo affascinante. Aforisma quest’ultimo forse un po’ azzardato ma che sotto un certo punto di vista attesta la veridicità della sua estrema importanza e delicatezza.

La nostra anima si nasconde nel nostro sguardo, per questo  a volte abbiamo paura di farci guardare negli occhi ma per davvero.

Smettiamo di avere timore del giudizio altrui solo perché non siamo state abbastanza attente alla cura di noi stesse. Piuttosto impariamo a renderci dotte informatrici nei riguardi dei nostri interrogativi, proprio per conquistare il sogno capace di soddisfare l’evoluzione dei nostri desideri.

Le informazioni più preziose come le risoluzioni più definitive, si nascondono nella ricerca più appassionata.

Così facendo riusciremo persino a ringiovanire la nostra smania di diventare più belle e senza troppa fatica. Libere di essere se pur un po’ restaurate innanzitutto dalla nostra più autentica naturalezza di voler apparire sempre noi stesse ma come davvero lo desideriamo.

Dovremmo diventare la tela più preziosa di un quadro raffigurante l’autoritratto più autentico di ciò che più ci rappresenta. Solo così potremmo finalmente conquistarci, sorridendo davanti allo specchio senza più nasconderci.

Vuoi valutare un intervento di blefaroplastica? Affidati ad uno Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica a Torino, Asti e Alba, ti invito a contattarmi telefonicamente o compilando il modulo di contatto seguente: CLICCA QUI

Filler labbra: tutto quello che c’è da sapere

Filler labbra: tutto quello che c’è da sapere

filler labbraL’armonia dei lineamenti….

Suona quasi come il titolo di un delicato spartito musicale, laddove l’enunciazione di un lineamento dipinge una sinfonia dall’armonia piacevole ma anche accattivante…colei che testimonia la caratteristica del tempo ma che ci aiuta anche a migliorarlo, utilizzando la musica e l’arte come chiave interpretativa sotto la lente di ingrandimento, volta ad un particolare che in qualche modo diviene protagonista. Nel nostro caso la “bocca” diviene lo spartito principale sul quale comporre tutta questa armonia.

D’altronde, se ci pensiamo bene, la bocca è la nostra chiave di lettura, quella capace di far si che la nostra immagine possa essere interpretata in mille e più sfaccettature dal mondo tutto, oltre che innanzitutto da noi stesse.

Dal canto, alla capacità di suonare strumenti musicali, dai rapporti interpersonali a quelli del business, la bocca si presenta sempre come inesorabile protagonista assoluta. Essa ci concede il concerto di meravigliose opportunità proprio per ciò che è capace di trasmettere.

La storica francese Sabine Melchior-Bonnet pubblicò addirittura un saggio sulla risata femminile, dall’antichità ai giorni nostri, specificando come un gesto così comune interpretato dalla nostra bocca e dalla movenza soprattutto femminile, sia sessuata!

Un modello di alta femminilità che contrasta ciò che fu invece un tempo considerato un po’ tabù, da reprimere per la donna nella società, in quanto essa vista il più delle volte soprattutto come una figura eretta, madre e accuditrice, lontana dall’inezia del sorriso e dell’ilarità.

Per secoli, un’alleanza tra medici e filosofi contribuì dunque a fondare su basi “scientifiche” l’interdizione per le donne al riso: la donna che se ne lasciava coinvolgere ne rimaneva preda di un furore uterino molto pericoloso. Non ridere, per il sesso femminile, così come procreare era dunque e innanzitutto una questione di buona salute e di creanza.

Oggi invece la mancanza di un’ilarità sprigionata nella spontaneità di una risata a tutto fiato viene giudicata come un’insicurezza, una parte buia del sé, una interdizione a se stessi nel piacere e nella capacità di dare e di comunicare pace, serenità e alle volte persino di intelligenza, oppure, cosa assai importante, di una mancata sensualità.

Secondo un antichissimo luogo comune, le donne devono alla loro natura un’emotività che le porta a ridere spesso : non solo ridono più degli uomini, ma secondo questo stesso stereotipo passano anche senza soluzione di continuità, dal riso al pianto, dall’allegria alla tristezza. È fisiologia, di umori e di organi. Questo è quanto dicono medici e filosofi che nella storia hanno dissertato sulle cause dell’ilarità fin dai tempi antichi.

Pensate quindi quanta evoluzione ha avuto l’importanza di sorridere o di ridere, di conseguenza tutto quello che ne consegue, in primis la necessità di poter socchiudere o aprire la bocca con disinvoltura e senza alcun impedimento.

La bocca quindi deve apparire bella, curata, assolutamente ospitante al sorriso e alla risata, nonché votata alla malizia di poter utilizzare la stessa come mezzo di seduzione.

Il poeta latino Ovidio impartì molti insegnamenti per praticare l’arte della seduzione. Nella terza e ultima parte della sua opera fornì anche alle donne diverse indicazioni per essere amate. Non a caso, molte di queste avevano a che fare con la risata:

“Si apra moderatamente la bocca, e siano piccole le fossette delle guance, dall’una e dall’altra parte, e i bordi delle labbra coprano la parte più alta dei denti, e non stanchino ii fianchi col ridere continuamente, ma il riso abbia sempre un non so che di delicato e femminile”

Si dice inoltre che la forma delle labbra possa rivelare tratti della nostra personalità. In base a quest’ultima potremmo persino intuire il grado della nostra sensualità e il modo in cui viviamo le relazioni. Ogni caratteristica del viso è legata a una parte della nostra personalità e ciascuna contribuisce a rappresentarci.

La bocca svela i nostri sentimenti, parla anche quando sta in silenzio, essa esprime l’amarezza, il dolore, la gioia, la sorpresa, la delusione, la noia, il disprezzo, l’ammirazione, il broncio, il turbamento, la malizia, in ogni loro possibile sfumatura.

La bocca è quindi una sorta di motore di ricerca capace di attivare innumerevoli sensazioni, situazioni e prosegui…Per questo esatto motivo dovremmo averne estrema cura, senza però mai snaturare la sua più autentica fisionomia.

I trattamenti estetici per le labbra

Molto spesso cerchiamo di migliorare ciò che ci appartiene fisicamente, soprattutto se la sua fisionomia non è perfetta come la vorremmo noi.

Avere labbra carnose e ben definite è sicuramente il sogno di molte donne. C’è chi pensa di utilizzare il make-up per avere delle labbra seducenti, un po’ come quelle della mitica Jessica Rabbit.

Una matita labbra, un rossetto nude abbinato e una base che annulla le imperfezioni delle labbra e…. il gioco è fatto.

Ma il suo risultato ricostituente e apparentemente rigenerante è solo un’illusione ottica. Una parentesi impeccabile di un ritocco votato al flash di pochi attimi e non certo ad una permanenza duratura di qualcosa che dovrebbe far parte di noi e non certo di un camuffamento, se pur piacevole nella sua immediata visibilità.

Per ovviare a questo la medicina estetica è la soluzione migliore per risolvere il problema e senza alcun ostacolo.

Certo è che la differenza sta nel selezionare il medico più affidabile e referenziato per attuare questo piccolo intervento chiamato: FILLER LABBRA.

Scordiamo per un attimo le famose “labbra a canotto”, risultato sfalsato di medici inetti incapaci di riconoscere le proporzioni, l’equilibrio e i canoni più appropriati dedicati alla bellezza femminile, ma cerchiamo di avvalerci delle mani capaci di un chirurgo assolutamente preparato nella sua materia. Colui che eccelle di dotta informazione sull’argomento e che per etica professionale non farebbe mai alla sua paziente le labbra di una bambola ma bensì quelle di un essere umano, incapace di far intravedere nella sua miglioria alcun inestetismo innaturale.

I filler come soluzione efficace

filler labbraI filler per le labbra sono trattamenti estetici molto utilizzati dalle donne e assolutamente apprezzati. Esso è composto da una sostanza di origine naturale o sintetica, ampiamente usato in medicina estetica per correggere gli inestetismi delle labbra e per ridonare alle stesse volume e tono, nonché rimodellarne i contorni, correggere le piccole rughe che compaiono sulle labbra e sul loro contorno, correggere l’abbassamento degli angoli della bocca causato dall’invecchiamento innanzitutto.

I filler vengono iniettati sulle labbra e sono di diversi tipi che variano a seconda delle sostanze che contengono.

Esistono filler biologici o riassorbibili. Questi filler sono costituiti da sostanze naturali, come il collagene o l’acido ialuronico (tutti elementi naturalmente presenti oltretutto nella nostra pelle). Una volta iniettati, la pelle li riassorbe gradualmente. Gli effetti ottenuti quindi saranno temporanei e avranno una durata che andrà da qualche settimana fino a sei mesi e sono oltretutto tollerati molto bene dall’organismo.

Esistono poi i filler semipermanenti. Questi sono generalmente formati da una componente naturale e da una sintetica. Anch’essi vengono riassorbiti dalla pelle anche se in tempi molto più lunghi rispetto ai filler biologici. La durata degli effetti varia indicativamente dai 12 ai 36 mesi.

Oggi come oggi per rimpolpare e dare nuovo volume alle labbra e per ridefinirne i contorni, si utilizza generalmente il filler labbra all’acido ialuronico, sicuro ed efficace e di cui esistono numerose varianti.

Essi sono in grado di produrre un effetto volumizzante e di appianamento delle piccole rughe perché esercitano quella che viene denominata come azione riempitiva.

Non a caso il termine “filler” deriva dall’inglese e significa proprio “riempitivo”.

Il filler viene iniettato dal medico tramite un micro-ago praticamente indolore, con una determinata quantità e in precisi punti, andando a riempire quelle zone che hanno perso tono e volume.

In questo modo si otterrà l’appianamento delle rughe, la volumizzazione delle labbra sottili e il rimodernamento dei loro contorni.

Il tipo e la quantità di filler verrà determinato dal medico a seconda del tipo di inestetismo della paziente che si andrà a trattare.

Il risultato è immediato e molto soddisfacente.

Le labbra acquisteranno un aspetto assai più giovane e rimpolpato, con contorni ridefiniti ma con un effetto assolutamente naturale e che non andrà ad alterare la loro espressività.

Le iniezioni del filler sono generalmente non invasive, per cui è assolutamente concessa una normalissima attività che potrà essere ripresa nell’immediato subito dopo il trattamento.

Non esistono praticamente alcuni effetti collaterali se non un possibile gonfiore che tenderà a scomparire nell’arco di 24-48 ore. È possibile la comparsa di piccole ecchimosi, soprattutto per quei casi un po’ più delicati che hanno capillari più sensibili, ma anch’esse scompariranno in breve tempo.

Ricordiamoci solo di rivolgerci sempre a professionisti e strutture qualificate che operano in questo settore a Torino, Asti e Alba, senza lasciarci lusingare da chi ci offre filler labbra a prezzi eccessivamente bassi e dalla dubbia qualità.

Le labbra sono da sempre caratterizzanti per la bellezza dell’essere femminile e non solo, rappresentando un target per gli artisti, i consulenti di immagine ed i medici estetici.

Ogni cultura, ogni epoca ha i suoi canoni di bellezza estetici ed il loro apparire muta con l’evoluzione delle società nel corso del tempo.

A seconda dello stato sociale, per ragioni religiose, per estetica o credenze culturali, le labbra verranno sempre sottoposte a molteplici cambiamenti.

La loro corretta armonia è fondamentale perché contribuisce all’espressione del viso.

La continua ricerca volta alla giovinezza e alla bellezza ha implementato lo sviluppo nel settore della cosmesi e medico.

A seconda dei numerosi significati e funzioni, le labbra sono raffigurate nell’arte da svariati artisti, proprio per meglio trasmettere più anima e corpo alle loro opere.

Il lavoro mentale delicato che porta il nostro pensiero ad ottimizzare lo stato delle nostre labbra più o meno attraenti e perfette ripropone nella sua complessità il ruolo fondamentale che queste hanno nell’immaginario umano. Le labbra evocano significati inediti come il potere della seduzione, della forza della parola e del sorriso.

La storia insegna il significato e l’aspetto della nostra bocca come il susseguirsi della sua parola. Sono queste armi alle volte persino pericolose perché a disposizione di tutti gli esseri umani.

Le labbra sono una tela su cui dipingeremo le nostre emozioni, le nostre sicurezze e le nostre intenzioni, sono lo specchio della nostra salute e di noi stesse.

Dobbiamo innanzitutto imparare ad amarle come se queste fossero davvero il nostro lasciapassare volto alla bellezza esteriore ma anche a quella interiore. Sono un universo inesplorato di significati che si nasconde molto spesso nelle nostre paure.

Cerchiamo quindi di allargare lo zoom delle nostre attenzioni e a mettere davvero a fuoco ciò che osserviamo di noi stesse. Non fermiamoci alla prima espressione e ricerchiamo ogni dettaglio che ci rappresenta, perché è li che si nasconde la risoluzione volta alla più vera bellezza di noi stesse.

Vuoi valutare un trattamento per le rughe intorno agli occhi? Affidati ad uno Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica a Torino, Asti e Alba, ti invito a contattarmi telefonicamente o compilando il modulo di contatto seguente: CLICCA QUI

Rughe intorno agli occhi, è boom d’interventi

Rughe intorno agli occhi, è boom d’interventi

rimedi-rughe-occhiQuando smetteremo di fare le modelle? Di agghindarci il viso con chili di fondotinta, ciglia finte, ombretti fantasmagorici, creme magiche che durano un solo incontro per un caffè al bar e via dicendo? Dipenderà dall’efficacia dei nostri trattamenti fantasma o dall’avvisaglia di un invecchiamento in arrivo?

Quante, quante domande la nostra mente femminile genera all’avvicinarsi di inestetismi sul proprio viso, segni evidenti di invecchiamento e tramiti di SOS assolutamente da risolvere.

Ci alziamo al mattino e ci guardiamo allo specchio. Potremmo anche avere una gran fretta ma nove volte su dieci le rughe catturano sempre la nostra attenzione. Ed è così che gli occhi, lo specchio della nostra anima, ci mostrano tristemente il più grande difetto da noi tanto odiato. Proprio attorno ad essi, eccole là, quelle odiose zampe di gallina, che, insieme alle rughe sulla fronte e alle borse delle palpebre inferiori, emergono dinnanzi alla nostra attenzione ormai quasi divenuta inquietante.

Le rughe maledette arrivano verso i 30 anni, sono un segno di invecchiamento ma anche di quante volte abbiamo riso spensierate, pianto di gioia o di dolore durante la nostra vita.

Gli occhi ci rammentano la storia degli anni che passano

Essi sono carichi di significato poetico e artistico, basta pensare allo sguardo delle donne di Leonardo.

Le rughe fanno quindi parte dell’espressività del viso, non vanno per forza condannate. Dobbiamo, però, dare loro la possibilità di vivere ma senza dilungarne troppo la progressione. Assolutamente importante quindi osare rimedi naturali ma anche molto più invasivi, capaci però di mantenere comunque naturale e autentico il nostro sguardo.

Le rughe sono causate dalla riduzione di collagene ed elastina esistenti nella pelle, componenti essenziali per la sua flessibilità, elasticità e idratazione.

Questa scarsità di collagene indebolisce notevolmente il derma e lo induce a rilassarsi, non permettendogli di ritornare alla sua posizione iniziale. Emergono così gli sgradevoli solchi.

Nel caso specifico le rughe degli occhi sono particolarmente disponibili alla combinazione di questa debolezza naturale del derma che, unita al costante movimento dei muscoli facciali fa sì che la pelle si segni.

Sorridere, fare smorfie, per cui strizzare gli occhi per esprimere le proprie emozioni, proteggere gli occhi dalla luce o dal fumo, sono gesti ormai costanti che divengono con l’andare del tempo sempre più colpevoli per il danneggiamento del nostro aspetto naturale, fresco e giovane.

L’impatto è più forte di quanto immaginiamo ed è proprio per questo che molto spesso ci ritroviamo cambiate in un lasso di tempo che a noi sembra lento, ma che in realtà è più invasivo di quanto possiamo immaginare.

L’esposizione ai raggi ultravioletti e l’inquinamento sono altri fattori negativi per la bellezza dei nostri occhi e contribuiscono assolutamente alla formazione delle nostre rughe, poiché i raggi UV rompono il collagene naturale della pelle, riducendone la flessibilità indipendentemente dall’età.

Per cui non solo pelle danneggiata con contorno di capelli canuti, ma anche pelle rugosa per colpa di disattenzione su di un viso ancora giovane e delicato.

D’altronde, il fumo di tabacco e l’inquinamento atmosferico in generale rimuovono l’idratazione, indebolendola.

(Ad esempio, noterete bene che i contadini hanno le rughe attorno agli occhi assai pronunciate a causa delle ore prolungate trascorse a lavorare sotto il sole cocente).

Le rughe attorno agli occhi poi invecchiano e trasformano lo sguardo, soprattutto se sono presenti occhiaie scure e borse palpebrali gonfie, a causa della perdita di collagene ed elastina.

La genetica poi è anch’essa colpevole foriera di questo antipatico inestetismo. Se qualcuno dei nostri genitori o parenti sono particolarmente soggetti a rughe profonde, soprattutto attorno agli occhi, è probabile che le avremo anche noi. In questo caso prevenire rimane l’unica soluzione ottimale.

I rimedi per le rughe intorno agli occhi

Rughe intorno agli occhi, è boom d'interventiPer gestire il problema delle rughe nel contorno occhi si può iniziare utilizzando alcuni rimedi naturali. Questi ultimi non fanno certo miracoli, ma possono in qualche modo aiutare a ridurre l’aspetto stanco del nostro sguardo.

Se avremo le borse sotto gli occhi, o anche semplicemente gli occhi gonfi proveremo ad applicare dei cubetti di ghiaccio nella zona interessata. Il ghiaccio aiuta a ridurre il gonfiore e a drenare i liquidi in ristagno. Se non avremo disponibile il ghiaccio, potremo mettere nel freezer dei cucchiaini, lasciarli raffreddare una decina di minuti, toglierli e appoggiarli sugli occhi per alcuni minuti.

Se invece avremo le terribili zampe di gallina in agguato, proveremo con un po’ di ginnastica facciale: muovendo ad esempio gli occhi in diverse direzioni per poi rilassare totalmente i muscoli del viso. Oltre a questo, considerando che la pelle diviene progressivamente poco elastica, ricordiamoci di bere molto e consumare alimenti contenenti vitamina C. La vitamina C, infatti, è il principale boots per la produzione di collagene.

Nel caso invece avessimo le occhiaie, proveremo a massaggiare delicatamente, picchiettando con i mignoli la zona sotto gli occhi, in modo di riattivare la microcircolazione.

Cercheremo poi di dormire con la testa leggermente rialzata: “quando dormiamo sdraiati i liquidi ristagnano, per cui gli occhi si gonfiano, ecco perché è meglio dormire non perfettamente orizzontali”.

Cerchiamo di non fumare; la pelle di coloro che fumano è assai diversa rispetto a quella di chi non fuma: è molto più sottile e presenta delle irregolarità nell’epitelio. Idratare molto la pelle.

La donna più giovani spendono soldi in cosmetici apparentemente miracolosi per prevenire la comparsa delle rughe, altre acquistano prodotti opacizzanti di ultimo grido, ma aimè, i rimedi naturali e chimici non sono panacee ma soltanto delicati accorgimenti capaci di lenire parzialmente il grosso problema degli inestetismi dovuti alle rughe attorno agli occhi.

Purtroppo, però, nulla diviene così efficace come ricorrere alla medicina estetica o alla chirurgia plastica ricostruttiva a Torino, Asti e Alba.

Se decidiamo quindi di rivolgerci alla medicina estetica o alla chirurgia plastica ricostruttiva, ricordiamoci sempre di adottare l’informazione più seria e attinente che troviamo sui social, navigando in Internet, tramite i media, tramite il passaparola, ecc… ma la stessa sempre e solo esposta da professionisti altamente qualificati e referenziati. Diffidate dai trattamenti low cost o da “professionisti non professionisti” dai costi ridicoli perché troppo bassi rispetto a quelli di mercato indicati sulle tabelle serie e qualificate.

Diversamente rischieremmo di ottenere l’esatto opposto: un lavoro fatto male e quindi altamente peggiorativo, addirittura dallo stato di fatto iniziale.

Il botox, I fillers e la blefaroplastica inferiore e superiore sono sicuramente i rimedi più efficaci capaci davvero di eliminare gli inestetismi che fino ad ora abbiamo evidenziato.

Il botox, la tossina botulinica ci permette di paralizzare parte dei piccoli muscoli della zona in questione. Essa evita al muscolo di contrarsi stressando i tessuti. Con il Botox si può andare ad agire sulla zona della fronte, per dare una maggiore curvatura all’arco delle sopracciglia, senza però ottenere il tipico sguardo mefistofelico, stupito. Per liftare l’occhio verso l’alto è importante creare più spazio tra arcata sopracciliare e occhio.

Con i fillers, specificatamente quelli a base di acido ialuronico, si può distendere la zona interessata delle rughe. Possiamo ovviare a questo inestetismo anche tramite il lipofilling, ovvero il trapianto di grasso con cellule staminali, particolarmente indicato per le borse sotto gli occhi. Spesso sono causate da una detrazione della palpebra inferiore, e quindi bisogna dare continuità ai tessuti.

Questi trattamenti sono assolutamente indolore e anallergici. Vengono praticati con micro-aghi e non necessitano di anestesia, se non per i più paurosi con il semplice apporto di una crema anestetica.

Se volessimo invece eliminare le rughe con la chirurgia plastica ricostruttiva, potremmo ricorrere ad una blefaroplastica. Quest’ultimo è uno degli interventi di chirurgia estetica più antichi. Diciamo un classico molto ben collaudato e che non presenta alcun dubbio nella sua risoluzione e nella sua tecnica. Questo tipo di intervento viene praticato in day hospital in clinica, tramite anestesia locale o sedazione e non necessita di una lunga degenza. Il suo risultato è davvero eccezionale e va ad impreziosire di gran lunga lo sguardo, dando all’occhio un miracoloso ringiovanimento estetico.

Fino a quando siete vive, sentitevi tali. Se vi manca ciò che facevate tornate a farlo con disinvoltura. Non arrendetevi dinnanzi alle foto ingiallite del vostro invecchiamento. Insistete nel ringiovanire le vostre intenzioni e abbiate fiducia sulle vostre aspettative. Non permettete di arrugginire lo spirito che ancora c’è in voi e portate rispetto a voi stesse tramite la vostra tenacia nel volervi migliorare senza troppa paura.

Se avrete paura, a causa degli anni di non sorridere più serene come prima, non arrendetevi perché potrete farlo e meglio di prima. Quando vi abbandonerete alla negazione del vostro volere ricorrete alla forza dell’innovazione medica e alla sicurezza dell’informazione più dotta. Ma una cosa sarà sempre necessario fare: non arrendetevi mai.

Buona visione a tutte voi, così facendo vedrete ogni mattina un viso dallo sguardo sempre più giovane e gioioso, rispecchiatevi dinnanzi alla fonte più veritiera che avete a disposizione ogni mattina: voi stesse.

La bellezza è anche la più spettacolare virtù della psiche e non solo di ciò che appare.

Vuoi valutare un trattamento per le rughe intorno agli occhi? Affidati ad uno Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica a Torino, Asti e Alba, ti invito a contattarmi telefonicamente o compilando il modulo di contatto seguente: CLICCA QUI